Abaixo, um trecho do livro (esgotado) e, em seguida, uma tradução fuleira feita pelo blog:
Non Tramonterà Mai la Fiaba della Bicicletta
E il prossimo anno, sarà data di nuovo la partenza e l'anno dopo ancora, di primavera in primavera...Finchè (ma vivremo ancora noi?) le persone ragionevoli diranno che è assurdo continuare; a quei tempi le biciclette saranno diventate rare, ferravecchi quasi comici, usati da pochi nostalgici maniaci, e voci si leveranno dando la baia al Giro.
No, non mollare, bicicletta. A costo di apparir ridicola, salpa ancora, in un fresco mattino di maggio, via per le antiche strade dell'Italia. Noi viaggeremo per lo più in treno-razzo, allora, la forza atomica ci risparmierà le minime fatiche, saremo potentissimi e civili. Tu non badarci, bicicletta. Vola, tu, con le tue piccole energie, per monti e valli, suda, fatica e soffri. Dalla sperduta baita scenderà ancora il taglialegna a gridarti eviva, i pescatori saliranno dalla spiaggia, i contabili abbandoneranno i libri mastri, il fabbro lascerà spegnere il fuoco per venire a farti festa, i poeti, i sognatori, le creature umili e buone ancora si assieperanno ai bordi delle strade, dimenticando per merito tuo miserie e stenti.
E le ragazze ti copriran di fiori.
Dino Buzzati, Corriere della Sera, June 14, 1949E il prossimo anno, sarà data di nuovo la partenza e l'anno dopo ancora, di primavera in primavera...Finchè (ma vivremo ancora noi?) le persone ragionevoli diranno che è assurdo continuare; a quei tempi le biciclette saranno diventate rare, ferravecchi quasi comici, usati da pochi nostalgici maniaci, e voci si leveranno dando la baia al Giro.
No, non mollare, bicicletta. A costo di apparir ridicola, salpa ancora, in un fresco mattino di maggio, via per le antiche strade dell'Italia. Noi viaggeremo per lo più in treno-razzo, allora, la forza atomica ci risparmierà le minime fatiche, saremo potentissimi e civili. Tu non badarci, bicicletta. Vola, tu, con le tue piccole energie, per monti e valli, suda, fatica e soffri. Dalla sperduta baita scenderà ancora il taglialegna a gridarti eviva, i pescatori saliranno dalla spiaggia, i contabili abbandoneranno i libri mastri, il fabbro lascerà spegnere il fuoco per venire a farti festa, i poeti, i sognatori, le creature umili e buone ancora si assieperanno ai bordi delle strade, dimenticando per merito tuo miserie e stenti.
E le ragazze ti copriran di fiori.
A fábula da Bicicleta nunca vai acabar
No próximo ano, será dada de novo a partida, e no próximo novamente, de primavera a primavera... Até (estaremos vivos?) pessoas razoáveis disserem que é um absurdo continuar; naqueles tempos as bicicletas terão se tornado raras, quase ferros-velhos cômicos, usadas por uns poucos maníacos, e vozes ecoarão, dizendo que é tempo de colocar o Giro para descansar.
No próximo ano, será dada de novo a partida, e no próximo novamente, de primavera a primavera... Até (estaremos vivos?) pessoas razoáveis disserem que é um absurdo continuar; naqueles tempos as bicicletas terão se tornado raras, quase ferros-velhos cômicos, usadas por uns poucos maníacos, e vozes ecoarão, dizendo que é tempo de colocar o Giro para descansar.
Não, não desanime, bicicleta. Com o custo de parecer ridícula, voe uma vez mais nas frescas manhãs de maio pelas antigas estradas da Itália. Nós viajaremos na maioria das vezes de trem-bala, a energia atômica nos poupará do mínimo esforço; nós seremos muito poderosos e civilizados. Não se aborreça, bicicleta. Voe, com suas pequenas energias, entre montanhas e vales, suor, fadiga e sofrimento.
Os lenhadores descerão do seu isolamento nas montanhas para gritar "Evviva!", pescadores virão das praias, os contadores abandonarão os livros-caixa, os ferreiros deixarão o fogo morrer para celebrar você, os poetas, os sonhadores, as criaturas humildes e boas se alinharão no acostamento das estradas, esquecidas, por sua culpa, de seus problemas e dificuldades.
E as moças a cobrirão de flores.
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